Territorio

territorio.
La genuinità, la freschezza e la bontà dei prodotti Venchiaredosono il risultato più evidente di un singolare connubio tra una materia prima di alta qualità, un territorio autentico e un forte rispetto nei confronti della natura e delle tradizioni.

L’azienda sorge nelle vicinanze di Sesto al Reghena, un paese della bassa pianura friulana ove ha origine la sorgente “Venchiaredo” resa celebre da Ippolito Nievo nelle sue “Confessioni di un Italiano”.
Si tratta di un territorio che conserva ancora le suggestioni di una natura incontaminata e di un luogo dove il tempo non ha cambiato le tradizioni e i valori profondi della sua gente.
Circondato da piacevoli paesaggi collinari e montuosi e bagnato dalle acque dell’alto Adriatico, è un luogo dalle condizioni pedoclimatiche particolarmente favorevoli per la produzione di un latte dalle eccellenti caratteristiche nutrizionali.
Il legame con questo territorio è un importante patrimonio che il caseificio intende conservare e valorizzare.

pubblicazioni.

Confessioni di un italiano


Ippolito Nievo

“… mettiamo ora un po’ in chiaro questo indovinello. – tra Cordovado e Venchieredo, a un miglio dei due paesi, v’è una grande e limpida fontana che ha anche voce di contenere nella sua acqua molte qualità refrigeranti e salutari. ma la ninfa della fontana non credette fidarsi unicamente alle virtù dell’acqua per adescare i devoti e si è recinta d’un cosí bell’orizzonte di prati di boschi e di cielo, e d’una ombra cosí ospitale di ontani e di saliceti che è in verità un recesso degno del pennello di Virgilio questo ove le piacque di porre sua stanza. Sentieruoli nascosti e serpeggianti, sussurrio di rigagnoli, chine dolci e muscose, nulla le manca tutto all’intorno.”

“e’ proprio lo specchio d’una maga, quell’acqua tersa cilestrina che zampillando insensibilmente da un fondo di minuta ghiaiuolina s’è alzata a raddoppiar nel suo grembo l’immagine d’una scena cosí pittoresca e pastorale. Son luoghi che fanno pensare agli abitatori dell’eden prima del peccato; ed anche ci fanno pensare senza ribrezzo al peccato ora che non siamo piú abitatori dell’eden. colà dunque intorno a quella fontana, le vaghe fanciulle di Cordovado, di Venchieredo e perfino di teglio, di fratta, di morsano, di cintello e di bagnarola, e d’altri villaggi circonvicini, costumano adunarsi da tempo immemorabile le sere festive. e vi stanno a lungo in canti in risa in conversari
in merende finché la mamma l’amante e la luna le riconducano a casa …”


Il castello scomparso in mare


Graphic novel
Erika De Pieri

La volontà di Venchiaredo spa è stata di essere partecipe ai festaggiamenti dei 150 anni dell’unità d’Italia oltre a voler valorizzare un grande personaggio dell’800 qual è stato Ippolito Nievo. Con questi obiettivi siamo arrivati ad avere il privilegio di adottare e sostenere la graphic novel “Il Castello scomparso in mare: l’incredibile storia di Ippolito Nievo”. Un progetto nato dalla collaborazione dell’associazione culturale Gino Bozza di Cordovado (PN), con Erika De Pieri, talento del fumetto nazionale. Ne è scaturita un’opera che, abbracciando un pubblico di lettori dai 6 ai 150 anni, ci porta in un viaggio al confine tra realtà e fantasia …


Inchiesta sulla spedizione dei Mille


Spettacolo teatrale

Se Ippolito Nievo è noto come autore de Le confessioni di un italiano, meno noto è come uomo e soldato (faceva parte dei Mille). Ma ancor meno nota è la sua fine: scomparso nel Tirreno a bordo di un piroscafo di spola tra Palermo e Napoli. Si tratta solo di un tragico incidente o piuttosto di un attentato? Chi poteva voler morto Ippolito Nievo o comunque in fondo al mare tutte le carte
riguardanti le finanze dell’impresa garibaldina. Cosa sapeva Nievo?


Confessioni di un Territorio


Luoghi del Nievo

Il lavoro del gruppo Spacca.7 ha inteso cogliere una grande opportunità storica come il 150° anniversario dell’Unità d’Italia per entrare in contatto con le bellezze del territorio, attraverso la mediazione di un artefice del Risorgimento, Ippolito Nievo, grande scrittore dell’Ottocento che ha immortalato la nostra terra nel suo capolavoro “Le confessioni di un Italiano”.
Dopo una attenta lettura del romanzo “Le confessioni di un italiano”, ed in particolare della prima parte che riguarda l’infanzia del protagonista Carlino, si è proceduto alla contestualizzazione critica degli aspetti territoriali: Fratta, Teglio, Cordovado, Venchiaredo, Stalis, Bagnara, Portogruaro.
Si è sviluppato quindi un itinerario organico sul territorio al confine tra Veneto e Friuli, ricordando anche i personaggi più importanti dell’opera nieviana.


Liber Liber


Le opere di Ippolito Nievo per tutti

Un’opportunità imperdibile data dal sito web LiberLiber.it dal quale è possibile scaricare gratuitamente alcune delle grandi opere di Ippolito Nievo.

Torri di fumo. Una storia di Trieste


Eugenio Belgrado
Editrice Lavieri

Una delle pagine più tristi della storia italiana si consuma tra le alte mura della risiera triestina di San Sabba dove il comando tedesco decide di seguire le scellerate direttive dell’operazione Reinhardt. Tra il 29 ed il 30 Aprile 1945, vista la disfatta, la guarnigione tedesca di alla Risiera di San Sabba si ritira completamente dal campo, lasciandolo sguarnito e liberando i prigionieri ancora vivi. Il forno crematorio viene fatto esplodere quella stessa notte, per lasciare meno tracce possibili degli agghiaccianti fatti avvenuti nello stabilimento.
Sullo sfondo di questa grande Storia, l’autore ci racconta una storia, minore, di un’amicizia straziata dagli eventi. E con questa storia minima, Belgrado ci porta per mano nella descrizione dei giorni che precedono e in quelli che vedranno l’orrore che attanagliò la città.
Ci porta a frequentare i luoghi, le persone, l’insostenibile clima politico che precede l’occupazione tedesca e infine l’assurdo della detenzione sotto l’allucinata e criminale razionalità dell’ideologia nazista.


Il mio Vajont


Paolo Cossi, Marco Pugliese
Editrice Lavieri

Paolo Cossi e Marco Pugliese ritornano sul tema del disastro del Vajont per ripercorrerlo dal punto di vista opposto a quello giornalistico e investigativo.
Se infatti ormai, grazie anche ad artisti come Paolini, si conosce tutto o quasi delle vicende del disastro, soprattutto quelle storiche, tecniche e giudiziare, è anche vero che a distanza di anni l’aspetto umano, quello di chi si avvicina alla valle e alle sue persone va affievolendosi con l’incedere delle nuove generazioni.
Il recupero degli autori è dunque volto alla freschezza, non solo narrativa, alla trasmissione dei fatti, alla riscoperta dei luoghi non solo per come erano e per cosa hanno subìto ma anche per come oggi sono.


Le confessioni in cucina


Dario Bigattin

Le annotazioni enogastronomiche, sparse qua e là ne “Le Confessioni di un italiano”, ma anche in altri scritti nieviani, non potevano passare inosservate; anzi, hanno fatto emergere un patrimonio di prodotti genuini e di gesti semplici e misurati, un vero e proprio “giacimento” di gusto.
Tutto da riscoprire!

Fontana di Venchiaredo

Venchiaredo ha sotoscritto una convenzione per la valorizzazione dell’ambito ambientale – letterario – turistico della Fontana di Venchiaredo dal 1 agosto 2018 al 31 dicembre 2021 laddove le parti intendono porre in essere iniziative congiunte volte alla tutela, alla conservazione, alla manutenzione, alla valorizzazione e alla promozione dell’ambito della Fontana di Venchiaredo, posta nell’omonima località del Comune di Sesto al Reghena eternata da Ippolito Nievo nel Capitolo IV de Le Confessioni di un Italiano mediante un piano di iniziative e di interventi da realizzarsi nel corso di ciascun anno di vigenza della presente convenzione, prevedendo anche le relative forme di finanziamento.

Scopri dove si trova la Fontana

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